full screen background image

Fior di sale Marino Trapani, il gioiello delle Egadi

Sorry, this entry is only available in Italian. For the sake of viewer convenience, the content is shown below in the alternative language. You may click the link to switch the active language.

Fior di sale Marino Trapani, il gioiello delle Egadi

Ricco di sali oligominerali di magnesio potassio e iodio, il Sale Marino di Trapani è motivo di vanto della produzione siciliana artigianale; legato alla fascia costiera definita “La Via del Sale”, viene ottenuto per evaporazione dell’acqua di mare, secondo un semplice ed ingegnoso metodo di “distillazione frazionata”, che consente di esaltarne le qualità positive ed al contempo eliminare i composti indesiderati come il solfato di calcio o gesso.

Il sale marino di Trapani per avere il marchio IGP deve essere prodotto dalle saline di Trapani, Paceco e le saline dello Stagnone (nel comune di Marsala).

Potremmo definirlo l’oro bianco delle Egadi, un prodotto che in seguito agli sforzi promossi dal Consorzio Sale Natura nato nel 2003, rientra tra i Presidi Slow Food.

Riguardo il suo aspetto, deve presentarsi bianco, con cristalli consistenti a granulometria mista, naturalmente privo di additivi, sbiancanti, antiagglomeranti e/o conservanti di sorta.

Prezioso alleato per la salute, ha effetti benefici sulla tiroide e aiuta a mantenere il tessuto connettivo delle ossa, oltre ad agire come supporto nella prevenzione generale delle malattie.

La produzione del sale avviene durante il periodo estivo, in particolare nei mesi di luglio e agosto. In base alle condizioni climatiche, si effettuano circa tre raccolti (con un ultimo raccolto che può essere realizzato anche nel mese di settembre).

Il metodo di “coltivazione”, ma soprattutto la lavorazione, sono gli elementi distintivi tra il prodotto del Presidio e la versione industriale. Il sale del Presidio è integrale e più umido, viene raccolto a mano dal salinaio, mentre nella produzione industriale, la raccolta è fatta con strumenti meccanici, oltre al fatto che nella fase della lavorazione, il sale può subire procedimenti di raffinazione e aggiunte di altri sali minerali.

In Italia manca ancora la cultura di questo alimento, anche se recentemente è cresciuta la domanda del cosiddetto “fior di sale”, apprezzato per la guarnizione dei piatti o per insaporire le preparazioni più ricercate.

F.T.




Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *