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Guggenheim Birrarium, il pub americano fatto da un irlandese

Guggenheim BirrariumIl 4 dicembre 2001 nasce il Guggenheim Birrarium, tra i primi locali a Caserta centro dedicato a un concetto di pub diverso dall’usuale. La passione e l’attenzione particolare per l’arte, oltre al fatto di occuparsene in prima persona a livello hobbistico, hanno spinto Gianluigi Lucci, titolare del locale, a creare una sorta di “Agorà”, dove le persone venivano a discutere tra loro e dove il principio di base era dare la possibilità agli artisti di poter esporre le opere a titolo gratuito negli spazi del locale tra pittura e scultura e foto. Come ama raccontare Gianluigi: “Siamo riusciti a creare una sorta di club, poi abbiamo capito che oltre a questo dovevamo anche differenziarci proponendo prodotti alternativi, da qui l’idea che portiamo avanti da oltre 18 anni, con una selezione di prodotti di oltreoceano. Con il passare del tempo abbiamo poi deciso di gestire diversamente i nostri spazi e di far capire che non eravamo una galleria d’arte, ma un locale da vivere soprattutto per la peculiarità della nostra offerta gastronomica”.

Sei anni fa il locale si è vestito di nuovo ed è diventato un “pub americano fatto da un irlandese”, un locale più “urban”, connotato da una cucina europea di impronta internazionale, dove viene offerto un portafoglio di birre piuttosto ampio.

Abbiamo iniziato con 3/4 birre alla spina e da oltre sei anni siamo arrivati a proporne ben 17, tutte operative, che selezioniamo da sempre dalla Gma Import Export Specialità. Di queste – dice Gianluigi Lucci – abbiamo almeno 5/6 che variano in alcuni mesi, con una predilezione quasi esclusiva per referenze internazionali, dalle americane alle scozzesi, dalle irlandesi alle belghe, fatta eccezione per una sola etichetta italiana, del Birrificio Salento”.

Il locale ha circa 80 coperti e oltre alla birra, offre una proposta gastronomica molto ampia e diversificata, con pane fatto con farina Petra 3 e prodotti davvero interessanti; una predilezione per le carni, che vengono acquistate da tre macellai della zona del Casertano, sia estere che italiane. Massima cura nella ricerca dei prodotti, visti i continui viaggi di Gianluigi tra Campania, Italia ed estero, per ampliare e aggiornare la selezione dei prodotti, oltre che per seguire e conoscere le tecniche di cucina più attuali. Imperdibile il panino con hamburger di bufalo da 300 grammi, bacon, lattuga e salsa barbeque, o ancora la crescia sfogliata, parente molto stretta della piadina romagnola, che loro acquistano direttamente a Perugia e che viene farcita con mortadella Bologna IGP, crema di pistacchio di Bronte e formaggio alle erbe fuso. “La sfoglia della nostra cescia è molto particolare, lascia un crunch emozionante”. Poi abbiamo la cotoletta alla milanese, quindi carne di vitello (orecchia di elefante) preparata con una panatura particolare, che prevede all’interno la presenza di spezie ed erbe aromatiche sudamericane che donano una particolare aromaticità”. Un locale dove l’attenzione dal semplice panino alla patata fritta fanno la differenza.

Fosca Tortorelli




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