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Pizzeria Gorizia 1916

m (3)Da sempre al Vomero – e a Napoli – Gorizia vuol dire Pizza, ma non solo: non mancano mai i prodotti tipici della tradizione campana, da mare a terra. Le materie prime vengono selezionate con grande cura, vasta anche l’offerta di contorni, un carrello dolci di esclusiva produzione del locale ed una carta dei vini concentrata sui prodotti campani, ma che conta ben 150 etichette.

Per quanto riguarda le attrattive in zona: la Floridiana, polmone verde del Vomero con relativo Museo della ceramica e la Certosa di S Martino.

Attualmente la Pizzeria Gorizia 1916 è gestita da Salvatore Grasso, che così ce ne parla:

“La Pizzeria fu aperta il 20 agosto 1916 da mio nonno Salvatore Grasso ed è stata sempre gestita dalla mia famiglia. Si era nel periodo dellaGrande Guerra, le truppe italiane stavano entrando in Gorizia: di qui la scelta del nome. Essendo il primo locale pubblico aperto nel cuore del vecchio quartiere, era normale che ad esso fossero legati tutti i momenti più o meno spensierati che, a distanza di anni, lasciano comunque un dolce, nostalgico ricordo. Non c’è vomerese che almeno una volta non abbia varcato quella soglia. La storia del vecchio Vomero passa per la Pizzeria Gorizia. Si era intorno al 1925 quando, durante un convegno per organizzare “La festa dell’uva” (un’occasione di aggregazione dove commercianti e addetti di tutti i settori facevano a gara ad allestire vetrine, carri, strutture per onorare e festeggiare l’avvenimento dellavendemmia), fu deciso di destinare la Pizzeria Gorizia a sede dei festeggiamenti e delle premiazioni. Tale avvenimento proiettò l’immagine del locale molto in alto, soprattutto a partire dal Dopoguerra. Il Calcio Napoli, quando si giocava al Collana, era di casa alla Gorizia così come pure gli attori del vicino Teatro DianaTotò, i De Filippo, l’on. AlmiranteRoberto Murolo, il “maestro” Sergio Bruni, e una miriade di personaggi e VIP più o meno famosi. Questa è l’epoca di mio padre e delle “incredibili” 70 tavole di pasta al giorno (1050 pizze!).

Mio Nonno morì il 23 marzo 1972. Due giorni prima, nonostante vi fossero ben cinque pizzaioli alle sue dipendenze, era ancora sul banco a far pizze… Da allora, ogni giorno è stata tolta una pietra a quel grande, splendido castello che lui aveva costruito. Tuttavia oggi, sorretti da un grande entusiasmo e dalla volontà di recuperare valori altrimenti perduti, ci siamo dati un impegno per cercare di riportare la Gorizia là dove era e merita di essere.

Oggi la conduzione è affidata al sottoscritto Salvatore Grasso. Gli chef sono Renato Starace ed Enzo Fiume. La cucina si basa sulle primizie del nostro territorio: dal pomodorino del piennolo del Vesuvio alle specialità del nostro mare. Abbinamenti mare-terra vengono testati e proposti alla clientela a cui vogliamo offrire inedite sensazioni olfattive e gustative. La nostra ultima proposta consiste in un abbinamento tra crema di cozze e rucola e gnocchetti verdi. Il nostro vero fiore all’occhiello resta però la pizza. Il nostro impasto è composto da lievito madre e lievito di birra (gran segreto di famiglia) per una lievitazione ed una maturazione controllata, per un prodotto che ci consente di essere classificati fra le migliori pizzerie di Napoli. Molto apprezzata, tra le nostre pizze, la Crudaiola, condita a crudo con olio fresco, pomodorini, mozzarella e basilico.”

Info:

Ristorante Pizzeria Gorizia 1916

Via Gianlorenzo Bernini 29,31

80129 Napoli, Italia

Tel: +39 081 5782248 / 3668009238

 E-mail: info@gorizia1916.com   Web: www.gorizia1916.com




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