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Miglio d’Oro Park Hotel – Ercolano (Napoli)

mIl Miglio d’Oro propriamente detto è un tratto di strada rettilineo tra Ercolano e Torre del Greco la cui lunghezza misurava esattamente un miglio secondo il sistema di Unità di misura della provincia di Napoli in uso nella prima metà dell’Ottocento. Sul territorio dei quattro Comuni cosiddetti del “Miglio d’Oro” insistono le 121 ville vesuviane del XVIII secolo censite dall’Ente Ville Vesuviane. Per due terzi si estende nel territorio di Ercolano e per un terzo in quello di Torre del Greco e aveva due termini precisi: la Villa De Bisogno in corso Resina ad Ercolano, accanto all’ingresso degli Scavi archeologici, e il Gran Caffè Palumbo (oggi scomparso) nei pressi della Villa Comunale di Torre del Greco; entro questi termini sorgevano, tra le altre, la Villa Campolieto, Villa Favorita, Villa Aprile a Ercolano, Palazzo Vallelonga e Villa Mennella a Torre del Greco.

Il Miglio d’Oro Park Hotel nasce dalla sapiente riconversione di Villa Aprile, una delle più affascinanti Ville Vesuviane, sorte nel corso del Settecento lungo il Miglio d’Oro, in un prestigioso complesso ricettivo 4 stelle superior, luogo ideale per un soggiorno alla scoperta delle meraviglie archeologiche di Ercolano e Pompei e del patrimonio naturalistico del Parco Nazionale del Vesuvio, ma anche cornice perfetta per ambientare ricevimenti o meeting. Il desing del Miglio d’Oro Park Hotel deriva da una sapiente fusione tra stile architettonico della dimora storica e soluzioni moderne e creative. Per chi soggiorna al Miglio d’Oro Park Hotel tante le attrattive della zona, a cominciare dagli scavi archeologici di Ercolano.

Nel 79 d.C., narra Plinio il Giovane, Ercolano fu interessata dalla famosa eruzione del Vesuvio, che distrusse anche Pompei, Oplonti e Stabia.Durante quest’evento, oltre alle ceneri e ai lapilli, che qui caddero in quantità minori rispetto a Pompei, a seguito di diverse colate piroclastiche, la città venne sepolta sotto una coltre di fango, che solidificandosi produsse uno strato di tufo spesso dai dodici ai quindici metri; il tufo ha conservato intatti, oltre agli edifici e agli oggetti, anche materiali organici come cibi e legno. Sul medesimo strato di tufo, nei secoli successivi, si sviluppò un nuovo centro abitato che prese il nome di Resina, cambiato nel 1969 in Ercolano. Gli scavi archeologici di Ercolano hanno restituito i resti dell’antica città seppellita sotto una coltre di ceneri, lapilli e fango durante l’eruzione del Vesuvio. Le indagini archeologiche ad Ercolano cominciarono nel Settecento in seguito ad alcuni casuali ritrovamenti, e si protrassero dal 1738 al 1765; ripresero nel 1823 e si interruppero nel 1875, fino ad uno scavo sistematico promosso da Amedeo Maiuri a partire dal 1927. La maggior parte dei reperti rinvenuti sono ospitati al museo archeologico nazionale di Napoli. E’ invece del 2008 la nascita del museo archeologico virtuale che mostra la città prima dell’eruzione del Vesuvio. Il sito di Ercolano, gestito dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, viene visitato mediamente da trecentomila turisti ogni anno: nel 1997, insieme alle rovine di Pompei ed Oplonti, è entrato a far parte della lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

 

INFO MIGLIO D’ORO PARK HOTEL:

 Corso Resina 296, Ercolano (Napoli)
Tel.+39 081 7399999
Fax.+39 081 7774097
info@migliodoroparkhotel.it

www.migliodoroparkhotel.it




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