full screen background image

Alimentazione a salute, esperti a confronto a Napoli

Sorry, this entry is only available in Italian. For the sake of viewer convenience, the content is shown below in the alternative language. You may click the link to switch the active language.

Caffè, frutta secca e frittura nocivi per il fegato? E ancora: no alla frutta gialla e alle uova? E inoltre, la dieta in bianco fa bene ed è salutare? Falsi miti e credenze tramandate dal passato che sono state “sfatate” dagli esperti durante la sezione dedicata alla alimentazione de “L’Epatologia nel terzo millennio”, il corso di aggiornamento promosso dall’ospedale evangelico Betania e coordinato dal dottor Ernesto Claar, responsabile dell’unità operativa di Epatologia della struttura e espressione del network epatologico dell’Asl Napoli 1 Centro.

In particolare si è discusso dell’alimentazione durante e dopo la terapia antivirale per epatite, ma in generale si è parlato di tutti i cibi e gli ingredienti che rientrano in una sana alimentazione e stile di vita per chi soffre di malattie del fegato.

A rispondere alle domande di curiosi, pazienti e studenti dell’alberghiero Giustino-Fortunato i gastroenterologi Nicola Caporaso, presidente della Fondazione Italiana per la Ricerca in Epatologia Onlus (Fire) e Ernesto Claar, la nutrizionista Federica Claar e lo chef Paolo Gramaglia, stella Michelin President Pompei e di recente a Napoli con Garò in via Chiaia. Intervenuti al dibattito Ivan Gardini (presidente nazionale associazione EpaC) e la professoressa Carmelina Loguercio. Uso del sale, come friggere in modo sano, come trattare i legumi e ottenere una complementazione proteica, come fare un piatto buono con pochi grassi e preservare le proprietà nutritive degli alimenti facendo attenzione ai metodi di cottura, sono solo alcuni degli argomenti trattati.

“Dobbiamo imparare ad ascoltare il paziente, dandogli utili consigli e accompagnandolo nei suoi bisogni. Dobbiamo essere propositivi e non elencare le ‘privazioni’ in termini di cibi da assumere. Solo in questo modo otterremo ottimi risultati”.

Lo chef Gramaglia ha illustrato come “cucinare legumi, spaghetto al pomodoro e persino una frittura di verdure in pastella che non siano bandite dall’alimentazione di epatopatici. Uno dei segreti? Usare tante spezie e preferire i prodotti della costa del Mediterraneo (oltre ai pomodori del piennolo, all’olio extravergine d’oliva, alla buccia di mela annurca e agrumi, magari anche zenzero e cumino)”. E per la frittura adoperare tanto olio in modo che il prodotto da friggere si “immerga”, passare le verdure nella semola e poi in una pastella di acqua e farina per evitare che assorbano direttamente l’olio durante la frittura.

“Soffermandoci ad esempio sul caffè – spiega Caporaso – protegge invece il fegato da una dieta ricca di grassi. E poi la parola dieta. Tutti la associano ad una privazione invece deriva del greco ‘stile di vita’. Dobbiamo tornare e puntare su questo”.




Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *